Il Marketing, nella sua accezione più tecnica del termine, è una parte dell’economia aziendale che si occupa di analizzare il mercato dal punto di vista del cliente al fine di aumentarne la sua soddisfazione e fidelizzazione. Più precisamente, secondo una delle definizioni più autorevoli del settore: “Il marketing è quel processo sociale e manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi di creazione e scambio di prodotti e valori. È l’arte e la scienza di individuare, creare e fornire valore per soddisfare le esigenze di un mercato di riferimento, realizzando un profitto” (Philip Kotler). Cerchiamo di capire meglio questa definizione.

Il marketing è un processo perché è composto da una serie di azioni volte ad ottimizzare la vendita di un prodotto o servizio al fine di incrementare la soddisfazione del cliente. Ma non è sufficiente una gestione prettamente tecnica ed economica. Infatti, il marketing oltre ad essere un processo manageriale è anche un processo sociale basato, cioè, sul concetto di relazione tra l’azienda e il cliente. La relazione che si instaura con il cliente rappresenta un valore aggiunto fondamentale nella catena del marketing, che significa ascoltare, interagire e, considerata l’era digitale nella quale viviamo, condividere. L’ interazione può essere di diverse tipologie: diretta o indiretta, e per far sì che l’azienda crei un valore aggiunto, dovrebbe considerarle entrambe.

Quella diretta si creare nei rapporti interpersonali face-to-face, dove il rapporto umano rappresenta la componente fondamentale. Quella indiretta presuppone l’utilizzo dei diversi strumenti meccanici e digitali che, nel caso dei social network per esempio, possono essere un potente strumento di creazione di valore per il cliente e per l’azienda.

È opportuno, a questo punto, fare anche una veloce elencazione delle diverse tipologie di marketing esistenti: digital marketing, web marketing, marketing 2.0, 3.0, 4.0, che sono tutte definizioni variabili a seconda degli strumenti che vengono utilizzati per fare marketing, ma sempre di marketing si tratta. Cambiano gli strumenti ma l’essenza rimane sempre la stessa per tutte le diverse tipologie, cioè il consumatore finale.

Fare marketing significa, quindi, non solo mettere in pratica le strategie e le cosiddette leve del marketing mix, cioè le famose 4P (product, price, place, promotion) che rappresentano la parte operativa ma, soprattutto, agire nell’interesse del consumatore finale, dei suoi bisogni, desideri, valori e aspettative. Se le aspettative del consumatore finale vengono confermate si genererà, in automatico, un valore aggiunto intorno all’azienda, ai marchi, ai prodotti e, di conseguenza, la soddisfazione del cliente attiverà un processo di passaparola positivo che incrementerà non solo il fatturato dell’azienda ma anche la reputazione e quindi il posizionamento sul mercato rispetto ai competitors.

Per tutto questo è importante che le aziende capiscano che il marketing non è solo numeri, statistiche e strategie, ma è essere visionari e creativi. Il marketing che scegliamo è quello che guida le aziende alla comprensione dei propri clienti, dei loro bisogni e del loro desiderio di sentirsi importanti.

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